Prof. Maurizio Valeri

Centro Regionale Trapianti Lazio, Az. Osp. San Camillo-Forlanini, Roma

Articolo pubblicato in:

Anno Accademico 2015-2016

Vol. 60, n° 1, Gennaio - Marzo 2016

Simposio: Tumori nei trapiantati di organo: una problematica sempre più attuale

26 gennaio 2016

Copertina Atti primo trimestre 2016.jpg

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La Rete Donazione e Trapianto della Regione Lazio

M. Valeri

La Rete Donazione e Trapianto della Regione Lazio è costituita da tutte le componenti che partecipano al processo della donazione, del prelievo e del trapianto degli organi e dei tessuti.

Il primo livello operativo di questa Rete è rappresentato dai Centri di Donazione, dove i Coordinatori Ospedalieri al prelievo svolgono il loro lavoro nel promuovere all’interno della propria Azienda percorsi sanitari che permettano di realizzare le attività di procurement di prelievo di organi e tessuti.

Un secondo livello è rappresentato dal Centro Regionale Trapianti Lazio che ha il compito di coordinare tutte le attività connesse alla gestione delle liste di attesa, all’allocazione degli organi, al controllo sulla qualità e la sicurezza degli organi e all’esecuzione degli esami di compatibilità tissutale tra donatore e ricevente.

Il Terzo livello, infine, è rappresentato dai Centri di Trapianto che hanno il compito di fornire un adeguato sevizio ai pazienti che sono iscritti in lista di attesa presso di loro per un trapianto.

Il primo livello della Rete Regionale Donazione e Trapianto, rappresentato dai centri di rianimazione e di terapia intensiva della aziende ospedaliere della Regione Lazio, gestisce tutti soggetti ricoverati in questi centri con una lesione cerebrale primitiva irreversibile e che hanno una evoluzione clinica verso la morte encefalica (ME). Questi soggetti vengono segnalati dal coordinatore locale al Centro Regionale Trapianti e, se non sussistono controindicazioni cliniche e non è stata manifestata opposizione al prelievo degli organi in vita dal soggetto o dai famigliari, sono considerati come Potenziali Donatori di Organo (PDO) ed il Centro Regionale Trapianti coordinerà le attività di prelievo, allocazione e trapianto degli organi. Tutte queste attività vengono svolte in tempo reale e contestuali a quelle previste per l’accertamento della morte.

Nel 2015 è stato registrato un calo del numero dei soggetti in ME segnalati dai coordinamenti alla donazione delle strutture ospedaliere del Lazio.  Questa diminuzione è dovuta a diversi fattori come le minori risorse economiche disponibili, ma anche ad una mancata riorganizzazione in alcune aziende dei coordinamenti locali condizionando in questo modo tutta l’attività del procurement degli organi e dei tessuti.

In dettaglio sono stati segnalati n. 231 soggetti in ME di cui il 73% dai Coordinamenti locali da quattro aziende: A.O. San Camillo – Forlanini, A.U. Pol. Umberto I, A.U. Pol. Gemelli, A.U. Pol. Tor Vergata. Il 54,5% dei soggetti in ME è stato un PDO; di questi il 78 % sono stati Donatori Utilizzati e il 59% Donatori Multiorgano. Il tasso di Opposizione alla donazione à stato del 28,6%, inferiore a quello della media italiana che è del 31%. I soggetti Non Idonei Clinicamente (NIC) al prelievo sono stati il 28,6%. Solo nello 0,9% non è stato possibile completare le procedure di accertamento della ME per Arresto Cardiocircolatorio (ACC) del soggetto (Fig. 1).

 

 

In questi ultimi 6 anni abbiamo assistito ad un incremento dell’età media dei Donatori Utilizzati che da 52,6 aa. Del 2010 è salita progressivamente sino al valore di 58,9 aa. del 2015 (Fig. 2).

 Fig. 2 - Età media dei Donatori Utilizzati


Questo dato sottolinea come l’età non sia un fattore di esclusione al prelievo ed al trapianto degli organi ma è l’idoneità dell’organo che deve essere valutata prima del suo utilizzo.

Durante il 2015 sono stati prelevati e trapiantati in totale n. 284 organi di cui n. 252 (88,7%) erano organi addominali. Nella tabella sono riportati gli organi prelevati e trapiantati suddivisi per le classe di età dei donatori utilizzati (Tab. 1).

 

 
Tutte le attività di prelievo e di trapianto degli organi svolte nel Lazio sono coordinate dal Centro Regionale Trapianti che mantiene sempre un diretto collegamento tra il centro di donazione, sede del prelievo, ed i centri di trapianto.

Il Centro Regionale Trapianti definisce, avvalendosi se necessario anche di 2nd Opinion del Centro Nazionale Trapianti, il livello di Rischio Clinico di ogni donatore segnalato, identifica i potenziali riceventi per il trapianto selezionati dalla Lista Unica Regionale, esegue la tipizzazione tissutale HLA del donatore e gli esami di compatibilità (crossmatch) con il donatore dei riceventi selezionati.

Il Centro Regionale Trapianti, nel corso del 2015, ha gestito oltre n. 900 offerte di organi provenienti sia dall’ambito regionale che da altre regioni italiane o Paesi europei.

L’attività di coordinamento svolta in ambito regionale ha portato ad offrire n. 477 organi, di cui n. 341 sono stati prelevati e di questi, dopo la valutazione istologica, n. 284 (83%) sono stati trapiantati (Tab. 2).

 

 

Le offerte di organi proposte dal Centro Nazionale Trapianti Operativo nel corso del 2015 sono state n. 632 di cui 583 (92,2 %) provenienti dalle altre regioni dell’Italia e n. 49 (7,8 %) da Paesi europei

Il Centro Regionale Trapianti Lazio, inoltre, ha gestito l’iscrizione in lista nel corso del 2015 di 453 nuovi pazienti ed al 31 dicembre 2015 il numero dei pazienti iscritti nei diversi programmi di trapianto era di 1098 soggetti di cui 987 pazienti adulti e 11 pazienti pediatrici (Tab. 3).

 

 

Negli ultimi anni si è osservato un progressivo incremento nel numero dei pazienti iscritti in lista di attesa nonostante il maggior numero di trapianti eseguiti, ciò è dovuto al fatto che il trapianto rappresenta la terapia elettiva per pazienti che non erano considerati idonei per un trapianto, ad es. per età o per patologia.

I programmi di trapianto di organo attivi nel Lazio sono:

-       Programma Regionale Trapianto di Rene

-       Programma Regionale Trapianto di Fegato

-       Programma Regionale Trapianto di Organi Toracici

Queste attività, svolte nel corso dell’anno 2015, hanno portato i Centri di trapianto del Lazio a realizzare n. 345 trapianti di organo solido, di cui n. 159 di rene, n. 138 di fegato, n. 28 di cuore, n. 12 di polmone e n. 8 di trapianti combinati (Fig. 3).

 

Fig. 3 -  Attività Trapianto di Organo svolta dai centri di trapianto della Regione Lazio.

 

La Tab. 4 riporta le attività di trapianto svolte delle 5 strutture del Lazio con centri di trapianto:

1)        I trapianti di rene e di fegato sono stati eseguiti in tutte e 5 le strutture ospedaliere della rete trapiantologica regionale

2)        I trapianti di cuore in riceventi adulti è svolta solo nell’A.O. San Camillo – Forlanini; nel corso del 2015 un trapianto di cuore è stato eccezionalmente eseguito c/o il Policlinico Umberto I in un paziente intrasportabile che era in ECMO (Extra-Corporeal Membrane Oxygenation).

3)        I trapianti di polmone in riceventi adulti è stata volta svolta nel Policlinico Umberto I.

4)        I trapianti combinati, in cui due organi di tipologia diversa sono trapiantati nello stesso soggetto, nel corso del 2015 sono stati n. 3 trapianti di fegato-rene, n. 5 trapianti di rene-pancreas. 

 

 

Nello scenario nazionale la Regione Lazio è una delle regioni più attive sia sul piano della donazione che dei trapianti degli organi, tuttavia i risultati ottenuti nel confronto con i dati nazionali dimostrano che non viene espressa la reale potenzialità che si può avere in questo campo e questo richiede che siano messe in atto delle iniziative regionali che portino il Lazio a raggiungere migliori risultati.