Anno Accademico 2017-2018
Vol. 62, n° 4, Ottobre - Dicembre 2018
ECM: Dissezioni aortiche
20 febbraio 2018
U.O. Chirurgia Vascolare, Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, Roma
ECM: Dissezioni aortiche
20 febbraio 2018
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Il trauma aortico si verifica quasi invariabilmente in ambito stradale ed è spesso associato a lesioni di altri organi.
La classificazione del trauma aortico, basata sull’imaging diagnostico, orienta verso il trattamento endovascolare (TEVAR), combinato con quello delle eventuali lesioni associate. Il meccanismo di lesione aortica è legato al movimento della porzione mobile dell’arco aortico (istmo) rispetto alle porzioni aortiche fisse (vasi epiaortici, aorta discendente). Il 75% dei pazienti muore sul luogo del trauma, il 50% dei sopravvissuti muore entro 24 ore. Il trattamento è preferibilmente di tipo endovascolare (TEVAR), il cui “timing” è guidato dalla stabilità emodinamica del paziente e dalle lesioni associate.
1. F.M. ♂ 24 aa, incidente automobilistico, Grado IV - ISS 30 (Fig. 1).
Fig. 1: F.M. ♂ 24 aa.
2. P.C. ♂ 26 aa, incidente stradale, Grado III - ISS 50:
Strategia terapeutica:
Un problema importante, trattandosi spesso di giovani pazienti, è l’anatomia sfavorevole dell’arco aortico, che può richiedere in certi casi la copertura dell’ostio dell’arteria succlavia e che comunque condiziona la buona apposizione dell’estremo prossimale della protesi. Il confezionamento di un bypass carotido-succlavio può, in questi casi, migliorare la “landing zone” prossimale ed i risultati della procedura.
3. N.A.C. ♂ 26 aa, incidente motociclistico, Grado III - ISS 30 (Fig. 2):
Fig. 2: N.A.C. ♂ 26 aa