Anno Accademico 2018-2019

Vol. 63, n° 2, Aprile - Giugno 2019

ECM: Il mondo sorretto da Atlante. L’importanza delle discipline non chirurgiche nel trapianto di fegato

22 gennaio 2019

copertina Atti secondo trim 2019 piccola per sito.jpg

Versione PDF dell'articolo: Download

La chirurgia nel trapiantato: la tecnica laparoscopica (Sintesi)

S. Ferretti

La chirurgia laparoscopica ha avuto una diffusione mondiale in tutti gli ambiti chirurgici e quindi ha trovato la sua applicazione anche nella chirurgia dei pazienti già sottoposti a trapianto di fegato.

Se si effettua una ricerca su PubMed con le keywords “Laparoscopy after Liver transplant” ci si rende conto di come ci sia stato un incremento progressivo delle pubblicazioni su questo argomento negli ultimi 15 anni. Tuttavia, si possono trovare quasi esclusivamente piccole serie monometriche e diversi case report, a dimostrazione del fatto che questa tecnica mini-invasiva sia applicabile a pochi casi aneddotici, ma non per questo di secondario interesse.

Si può dividere dunque, rispetto al momento del re-intervento, in chirurgia precoce e tardiva.

Nella chirurgia precoce troviamo descritte principalmente procedure atte alla risoluzione di problemi biliari, come lavaggio della cavità addominale e posizionamento di un tubo di Kehr, o in minima parte, laparoscopie diagnostiche.

Per quel che concerne invece la chirurgia tardiva, possiamo dividere in due ulteriori gruppi, gli interventi legati al fegato trapiantato e le procedure su patologie sviluppate su altri organi.

Gli interventi sul fegato descritti sono principalmente legati alla recidiva di HCC (epatocarcinoma). Sono invece stati descritti interventi con tecnica laparoscopica per appendicite acuta, ernia inguinale, adenocarcinomi del colon, laparoceli ed interventi di tipo bariatrico.

Nell’esperienza del centro trapianti POIT dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, dei 198 trapianti di fegato per HCC effettuati, sono stati sottoposti a re-intervento con tecnica laparoscopica due pazienti con recidive linfonodali, uno per recidiva peritoneale e uno per recidiva intraepatica.

La chirurgia laparoscopica è dunque una tecnica valida e sicura in alcuni casi ben selezionati.