Prof. Marianno Franzini

Presidente Società Italiana Ossigeno-Ozono Terapia Internazionale (SIOOT)

Articolo pubblicato in:

Anno Accademico 2021-2022

Vol. 66, n° 1, Gennaio - Marzo 2022

Simposio: Ossigeno-Ozono Terapia: campi d’applicazione

11 gennaio 2022

Copertina Atti Primo Trimestre 2022 per sito.jpg

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Siamo di fronte ad una rivoluzione terapeutica?

M. Franzini

Personalmente non penso che l’Ossigeno Ozono Terapia (OOT) SIOOT possa connotarsi come una rivoluzione, termine che può comportare l’idea di vincitori e di vinti, ma bensì sono convinto che l’Ossigeno Ozono Terapia SIOOT si debba collocare sotto una migliore etichetta, cioè, che trattasi di INNOVAZIONE. OOT SIOOT come un grande passo avanti in Medicina. Innanzitutto perché possiamo curare patologie oggi praticamente incurabili o mal curabili o parzialmente curabili come: l’ernia discale, gli attacchi virali, l’antibiotico resistenza, le forme fungine, etc.; ma altrettanto importante è il fatto che l’Ossigeno Ozono può essere un potenziatore del farmaco quindi indispensabile per la miglior risposta alle malattie e, elemento indispensabile per ogni buon medico.

Ripercorriamo alcune tappe fondamentali come gli avvenimenti fondamentali SIOOT:

  • 1881, Dott. Kellogg Ozono come antibatterico;
  • 1900 – Ozono Tesla Company;
  • Louis Pasteur (1822 – 1895);
  • Circolare Ministero della Sanità che riconosce l’attività antivirale e antibatterica dell’ozono - 30 Dicembre 1992;
  • Science 16 ottobre 2002;
  • 20 Novembre 2006: Consensus Conference – Istituto Superiore Sanità (reperibile sul sito www.iss.it);
  • 4 Luglio 2019: Relazione sull’efficacia dell’Ossigeno Ozono Sioot nell’Antibiotico Resistenza;
  • Ottobre 2019: Importanza dell’ossigenazione cellulare;
  • 3 Giugno 2020: convocazione Camera dei Deputati;
  • 8 Agosto 2020: prima pubblicazione al mondo sull’efficacia dell’ossigeno ozono SIOOT nel COVID-19. Ne sono poi usciti altri 27;
  • Lavoro sull’Herpes Zoster;
  • Luglio 2021: Trattamento con Ossigeno Ozono SIOOT nel Post-COVID.

La nostra storia inizia nel 1982 ed ha prodotto i protocolli e le linee guida più avanzate al mondo per efficacia e sicurezza.

SIOOT conferma, come da Consensus Conference pubblicata dall’ISTITUTO SUPERIORE di SANITÀ che il medico possa eseguire la pratica medica dell’OOT ottemperando alle prescrizioni dell’Istituto Superiore di Sanità (Fig. 1).

 

Fig. 1. Consensus Conference ISS.


Tossicitá - attenzioni

- Ipoglicemia latente (GAE)
- Favismo (deficit del G-6-PD eritrocitaria) (GAEI)
- Epilessia (iniezioni dolorose o dolore).


Controindicazioni


- Via Respiratoria
- Ipertiroidismo (GAEI)
- Gravidanza (sempre).


Effetti collaterali dovuti al medico


Ipotensione a seguito di mala pratica (dolore, esecuzione in ortostatismo, endovenoso).


Per ottenere l’efficacia massima voluta è necessario stabilire:

  • La concentrazione;
  • Il tempo d’esposizione;
  • La via di somministrazione.


L'ozonoterapia è una delle metodiche con minori rischi di effetti collaterali (studio clinico Jacobs 1981).


Regole fondamentali per operare in completa sicurezza

  1. Somministrazione corretta: seguendo scrupolosamente i protocolli SIOOT, come previsto dall’ istituto Superiore di Sanità
  2. Uso di apparecchiature idonee certificate con fotometro e revisionate nei tempi previsti
  3. Non deve essere inalato
  4. No al dolore.

Il buon ozonoterapeuta non deve provocare dolore. Il dolore può scatenare reazioni vagali anche incontrollabili


Vie di somministrazione (Fig. 2)

  • Grande Autoemo infusione o, meglio, Ossigenazione Sistemica: riequilibrio metabolico, miglior utilizzo dell’ossigeno corporeo, correzione delle ischemie circolatorie, disintossicazione da tossine e radicali liberi, aumento della resistenza allo sforzo, azione immunomodulante, trattamento delle infezioni batteriche/virali anche antibioticoresistenti, azione sul microcircolo anche cerebrale, malattie neurodegenerative.
  • Piccola Autoemoinfusione: azione immunomodulante, antivirale, Herpes Zoster e simplex, acne, fibromialgia, azione anti-depressiva.
  • Sottocutanee: decontratturante muscolare, cellulite, riattivazione circolo venoso, azione lipolitica.
  • Intramuscolare: decontratturante, ernia e protrusione discale.
  • Intrarticolare: artrite, artrosi.
  • Insufflazione (rettale, vaginale, uterina, uretrale): succedanea alla GAEI, trattamento antalgico, trattamento delle infezioni, fibromialgia.
  • Via topica: ulcere, piaghe, contratture muscolari, acne, insufficienza venosa, trattamenti del cavo orale, cellulite, trattamento macchie cutanee.
  • Idropinica: Riequilibrio dell’acqua corporea, disbiosi, Helicobacter Pylori.

Fig. 2. Autoemoinfusione.


Ossigeno Ozono SIOOT  avanza la nuova medicina: efficace, sicura e naturale che può potenziare il farmaco

  1. Attività antivirale, antibatterico, antifungineo - totale
  2. Antinfiammatorio e antidolorifico
  3. Risolutivo nelle infezioni antibiotico resistenti
  4. Miglioramento del microcircolo
  5. Azione immunomodulante
  6. Cura e riabilitazione nelle protrusioni ed ernie discali
  7. Attività antiedemigena e lipolitica

Applicazioni cliniche protocollate

Anestesia e Rianimazione; Oncologia; Medicina Interna; Ortopedia; Cardiologia; Vascolare; Geriatria; Dermatologia; Oculistica; Fisiatria; Neurologia; Chirurgia; Neurochirurgia; Pneumologia; Odontoiatria; Malattie neurodegenerative.


Riattivazione del circolo e del microcircolo


L’ozono:

  • aumenta la deformabilità e filtrabilità eritrocitaria, perché spezza le lunghe catene degli acidi grassi mediante lipoperossidazione controllata;
  • aumenta la produzione del 2,3-difosfoglicerato con maggiore cessione di ossigeno ai tessuti periferici;
  • riduce l’aggregabilità piastrinica e la viscosità plasmatica;
  • riattiva il metabolismo energetico a livello mitocondriale con aumento della produzione di ATP.

Lo scopo primario è quello di tentare di interrompere il ciclo involutivo degli eventi degenerativi inducendo le cellule a riattivare la sintesi delle Oxidative Shock Proteins (OSP). Una buona percentuale di pazienti mostra un miglioramento significativo grazie a un’influenza benefica sulla circolazione, sull’ossigenazione, sul tono dell’umore e sull’attenzione.

L'interpretazione del test riguarda i seguenti punti:

  • in seguito al trattamento con ozono si nota un aumento significativo della concentrazione di emoglobina ossigenata;
  • l’effetto è riscontrabile solo dopo almeno un'ora dall'inizio del trattamento;
  • contemporaneamente l'emoglobina non ossigenata rimane pressoché costante indicando così un aumento dell'ossigenazione cerebrale a parità di consumo di ossigeno;
  • quindi una situazione migliorata nelle funzionalità in quanto viene meglio captato l'ossigeno presente.

Il tutto si traduce in:

  1. miglioramento del microcircolo cerebrale;
  2. aumento dell'attenzione;
  3. miglioramento delle attività cognitive e della memoria;
  4. diminuzione della spasticità neuromuscolare;
  5. antiaging (anti invecchiamento).


Azione antinfiammatoria antidolorifica

L’ozono, migliorando l’ossigenazione, inibendo l’attivazione e l’adesione leucocitaria e piastrinica, inibisce l’attivazione della fosfolipasi A2, delle ciclossigenasi e delle metalloproteinasi. Grazie a tale intervento verrà inibita la risposta infiammatoria bio-umorale.

  • Inibizione della sintesi di prostaglandine pro-infiammatorie;
  • Inibizione della liberazione di bradichidina e composti algogeni;
  • Neutralizzazione dei ROS endogeni e stimolazione della produzione locale di enzimi antiossidanti.


Trattamento ernia discale

Per quanto riguarda le iniezioni di ossigeno-ozono nella zona della colonna vertebrale, la circolare ministeriale del 20 gennaio 2005 ribadisce che

“[…] le iniezioni intradiscali e/o intraforaminali sono unicamente eseguibili in via sperimentale (e quindi gratuite) solo in strutture ospedaliere accreditate e sempre nell’ambito di studi clinici controllati. […]” (Circolare del Ministero della Salute, Dipartimento dell’Innovazione, D.G dei Farmaci e Dispositivi Medici, Ufficio III, 20 Gennaio 2005).

L’unica via di somministrazione approvata dall’Istituto Superiore di Sanità è quella paravertebrale (Consensus Conference, ISS, 20 Novembre 2006).


I protocolli per l’antibiotico resistenza

Open-label, multicentre, randomized, parallel group study to assess the efficacy and safety of oxygen-ozone therapy plus…
1) …oral antibiotic therapy in the treatment of infections secondary to implant of orthopaedic devices;
2) …standard of care in the treatment of non-COVID-19 Community Acquired Pneumonia;
3) …oral antibiotic therapy in the treatment of infections secondary to chronic vascular ulcers (Fig. 3).

 

Fig. 3. OTT nelle infezioni.


Meccanismi d’azione del O2-O3 per vincere il COVID-19:

  • Attività antivirale
  • Modulazione immunitaria
  • Attività antinfiammatoria
  • Attività antitrombotica
  • Saturazione di Ossigeno
  • Trattamento delle polmoniti antibiotico resistenti.

Dalla pagina della SIOOT in cui vengono riportati i lavori scientifici e clinici pubblicati nel mondo, risulta che sono oltre 2000 i pazienti COVID trattati e guariti con OTT.

Da tutti i trattamenti effettuati, si evidenzia chiaramente che i pazienti, anche gravi, curati con il protocollo SIOOT sono quelli che hanno ottenuto la migliore efficacia.

Il problema è che non ci sono abbastanza medici per soddisfare le richieste per terapia domiciliare o ospedaliera.

Le frasi più pericolose in assoluto sono:

  • “Non differenziamoci e non innoviamoci.”
  • “Se non ti vaccini, ti ammali vai in ospedale e muori”
  • “Ora è chiaro possa succedere sia ai VAX che ai NO VAX → MA → con l’Ossigeno Ozono ti salvi”.

"Qualunque dolore, sofferenza o malattia cronica e invecchiamento, è causato anche da una insufficiente ossigenazione a livello cellulare".

Ossigeno Ozono SIOOT è un “farmaco”: Naturale, Efficace e Sicuro. Tutte queste caratteristiche fanno sì che O2O3 SIOOT sia un farmaco ideale oggi e per il futuro.

Ozono terapia SIOOT. (Fig. 4)

 

Fig. 4. Modalità operative SIOOT.