Anno Accademico 2021-2022
Vol. 66, n° 2, Aprile - Giugno 2022
ECM: Cuore Polmone 2021-2022 - V Edizione
01 febbraio 2022
Primario Pneumologo Emerito, Az. Osp. San Camillo-Forlanini, Roma
ECM: Cuore Polmone 2021-2022 - V Edizione
01 febbraio 2022
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In questa V Edizione del Corso ECM “Cuore Polmone”, ampiamente dedicata, in una notevole molteplicità di aspetti, alle patologie cardiorespiratorie gravi, non si possono comunque relegare in secondo piano tutte quelle connesse alla pandemia in corso COVID-19.
Nella mia parte dell’Introduzione - cui faranno seguito come da programma peraltro variabile gli interventi dei Colleghi Altieri e Minardi – mi limiterò a un breve cenno sulla tematica che attualmente viene riportata quasi come novità assoluta: intendo riferirmi alla “Sindrome del Long-COVID” ovvero come “Sindrome post-acuta COVID-19” nelle sue varie, possibili manifestazioni polispecialistiche. In realtà è oggettivamente doveroso riportare che il 2 febbraio 2021 nell’ambito del Simposio “Cuore Polmone e la Pandemia COVID” (programmato quindi nel fine estate precedente) era stata puntualmente delineata l’esigenza di prospettare sollecitamente – in particolare da parte di noi Pneumologi e Cardiologi dell’Accademia Lancisiana – le problematiche relative a pazienti che avessero superato la fase critica della malattia pandemica con guarigione prevedibilmente caratterizzata tutt’altro che da restitutio ad integrum sotto il profilo istologico: era stato pertanto proposto in quella sede l’avvio di un follow-up post-dimissione ospedaliera nell’ambito delle relative strutture territoriali, in stretta collaborazione con i vari settori della Medicina specialistica, cuore e polmone in particolare.
Concludo con la notazione relativa ai Casi Clinici presentati per la discussione interattiva in quanto tra quelli concernenti la malattia COVID-19 ritroverete la Sindrome di cui sopra, nell’ambito della cui sintomatologia poliorganica più svariata vengono segnalati in letteratura i “marker” più frequenti, quali la comparsa di tachicardia, palpitazioni, aritmia, ridotta tolleranza allo sforzo, ecc., dal che si delinea che – sotto diversi aspetti ai relativi livelli – comporterebbe una ulteriore più gravosa sostenibilità da parte del SSN: si impone quindi una precoce diagnosi di questa Sindrome al fine di un tempestivo trattamento anche di tipo riabilitativo.