Dott.ssa Annalisa Pisani

Ingegnere

Articolo pubblicato in:

Anno Accademico 2023-2024

Vol. 68, n° 1, Gennaio - Marzo 2024

Seduta Commemorativa

14 novembre 2023

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Commemorazione del Prof. Rocco Antonio Pisani

A. Pisani


 Prof. Rocco Antonio Pisani.

Il ricordo di mio padre è legato ad un ricordo di figlia.

Ha poco a che fare con la sua carriera professionale e accademica, che probabilmente molte persone in questa platea potrebbero descrivere e declinare in maniera molto più dettagliata di me.

Lui era sicuramente un uomo di scienza, e la sua scienza era la psicoanalisi, in particolare la psicoanalisi di gruppo, la sua passione i grandi gruppi, large groups.

In questa sua carriera ha tenuto convegni davanti a centinaia di persone in tutto il mondo.

Ed uno dei ricordi che ho di lui, è che mio padre era un abile oratore… parlava in pubblico fino anche a centinaia di persone… e non aveva alcun appunto…

Una volta, dopo l’ennesimo convegno internazionale, gli ho chiesto, “papà ma come fai a tenere un discorso senza una traccia scritta?” “Come fai a ricordare quello che devi dire?”

E lui mi ha risposto, “devi avere in mente i punti fondamentali di cui vuoi parlare, i concetti, pochi, principali… poi il resto viene da sé”.

Questa frase rivela anche un altro importante aspetto di mio padre… amava il mondo latino e greco, lo studiava, lo leggeva ed era parte del suo essere.

Infatti, quello che lui faceva nei discorsi in pubblico, che oggi si chiama modernisticamente public speaking, non era altro che l’applicazione ferrea di un concetto latino: “TENE RES, VERBA SEQUENTUR”.

Oggi ho il duro compito di essere io a parlare di lui e non ho infatti una traccia scritta.

I miei concetti fondamentali di cui parlerò sono gli aspetti principali del suo carattere e del suo modo di essere.

Caratteristiche come l’etica, l’integrità, la correttezza, la fierezza delle proprie origini, lo hanno accompagnato sempre, fino alla fine.

Per dire due brevissime parole della sua carriera, lui è stato un accademico, un professore universitario e come psichiatra e psicoterapeuta ha ideato e realizzato la “Clinica delle malattie nervose e mentali” al Policlinico Umberto I di Roma.

Quindi se oggi qualcuno che ha gravi problemi trova un posto dove trovare rifugio, è soprattutto grazie a mio padre.

Detto questo, parlando di lui come persona, mi piace dire due valori che aveva in maniera molto lucida e presente nella sua mente e nella sua vita.

Il primo di tutti è la famiglia, perché nonostante sia stato sempre assorbito apparentemente al 100% dal proprio lavoro, è stato sempre presente nella sua famiglia, c’è sempre stato nei momenti importanti, e la dimostrazione sta nel fatto che qui oggi c’è tutta la nostra famiglia.

Mia sorella è tornata da Parigi per essere qui con noi. Purtroppo il nipote dall’Inghilterra non ce l’ha fatta ma sicuramente è collegato…

Un altro lascito di mio padre, questo modo di dire di collegarsi… Quando mio padre non riusciva a presenziare, diceva che si sarebbe collegato.

Il secondo valore e punto di forza di mio padre, è il legame e la sinergia che riusciva a stabilire con le persone, sia a livello personale che professionale.

E un’altra dimostrazione di questo, sta nelle persone che sono presenti qui oggi e che ringrazio, alcune delle quali hanno superato delle barriere fisiche impossibili per essere qui con noi oggi.

Questa è una dimostrazione dell’affetto e della forza che mio padre riesce ancora a trasmettere e generare per creare dei legami sempre più forti e virtuosi.

In ultimo una parola per mia madre.

Un’altra grande abilità di mio padre è stata quella di scegliere una compagna che lo ha supportato e sostenuto per tutta la sua carriera e per tutta la sua vita fino alla fine.

E quindi portiamo io e le mie sorelle e tutta la nostra famiglia con noi il ricordo, ma anche una parte di nostro padre, con tutti i valori che ci ha insegnato e che ci sono di aiuto non solo nella vita personale, ma anche professionale.

La lucidità, la fierezza, il coraggio, la consapevolezza del proprio valore.

Quindi grazie all’Accademia per averci dato la possibilità di poterlo ricordare in questo modo.


Dott.ssa Ing. Annalisa Pisani

Per la corrispondenza: ing@annalisapisani.it