Prof. Franco Salvati.

Franco Salvati, subito dopo la laurea in Medicina, frequentò per qualche anno l’Istituto di Patologia Generale dell’Università di Roma, diretto dal Prof. Di Macco, ove apprese la metodologia e la tecnica di base della ricerca biomedica.

In seguito, partecipò al concorso di assistente all’ospedale Carlo Forlanini (a quell’epoca gestito dall’INPS) e ove era anche presente un Centro Studi per le Malattie Respiratorie, dotato di attrezzature di laboratorio molto avanzate (tra cui anche un microscopio elettronico). Sfruttando questa possibilità, Salvati si applicò molto nella ricerca sulle malattie dell’apparato respiratorio e pubblicò i risultati in molte riviste, non solo italiane. Conseguì in seguito la Libera Docenza in Malattie dell’Apparato Respiratorio presso l’Università “La Sapienza” di Roma e vinse il concorso di Primario Pneumologo presso l’ospedale Forlanini di Roma.

Col tempo indirizzò la sua attività clinica e scientifica sulla diagnosi e la terapia del cancro del polmone: a tale scopo realizzò una collaborazione continuativa con i colleghi della Radioterapia dell’ospedale San Camillo e, ovviamente, con la divisione di Chirurgia toracica dell’ospedale Forlanini, a lungo diretta dal professor Massimo Martelli.

Partecipava attivamente alla gestione dell’Ospedale: ricordo che una volta prese la parola in un’assemblea preparatoria di una giornata di sciopero generale, indetta dalle tre Confederazioni sindacali, opponendosi vivamente alla proposta di bloccare le cucine (che significava lasciare i ricoverati senza cibo). E l’ebbe vinta.

Franco era di indole socievole e con i pazienti affetti da una patologia severa (e con i loro parenti) aveva un approccio ricco di umanità e comprensione.

Ha diretto per molti anni la rivista “Annali degli Ospedali San Camillo e Forlanini” e, quando io ho diretto la Scuola di specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università di Roma “La Sapienza”, è stato mio prezioso collaboratore e docente nella Scuola.

Oggi che parliamo di Lui all’Accademia Lancisiana: vi ricordo che ne è stato Vicepresidente, che ha diretto la rivista “Atti dell’Accademia Lancisiana” e, insieme all’Accademico Giuseppe Munafò, ha diretto un corso ECM (Educazione Continua in Medicina) nella materia “Cuore e polmoni”.

Ho giocato a tennis con Franco e con le nostre famiglie abbiamo passato le vacanze insieme al mare e in montagna.

È stato per me un onore ricordare un grande amico e un grande medico.

Saluto la moglie Lucia e i figli Federico e Valerio. Grazie.