Dott.ssa Alessandra Sinopoli

Dirigente medico U.O.S.D. Coordinamento Programmi di Screening, Dipartimento di Prevenzione ASL Roma 1

Articolo pubblicato in:

Anno Accademico 2023-2024

Vol. 68, n° 2, Aprile - Giugno 2024

Simposio: Donna e Prevenzione

08 marzo 2024

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I programmi di screening per le donne nella ASL Roma 1

A. Sinopoli

Introduzione

Il cancro è una delle principali cause di morte in tutto il mondo e l'individuazione precoce dei tumori è fondamentale per migliorare le prospettive di sopravvivenza e ridurre la mortalità. I programmi di screening oncologico sono strategie preventive (nella fattispecie interventi di prevenzione secondaria) che mirano a individuare precocemente i tumori, quando sono ancora curabili o più facilmente gestibili.


Programmi di Screening Oncologico
1. Screening per il Cancro al Seno

Il cancro al seno è uno dei tumori più comuni tra le donne. Gli screening per il cancro al seno solitamente coinvolgono la mammografia, un esame radiologico che utilizza raggi X per individuare eventuali anomalie nel tessuto mammario. Le donne di età compresa tra 50 e 74 anni sono invitate a sottoporsi a mammografia ogni due anni.
2. Screening per il Cancro del Colorettale

Il cancro del colon-retto è uno dei tumori più comuni. Lo screening per il cancro del colon-retto è l’unico rivolto a uomini e donne ed il test proposto è il test del sangue occulto fecale.

Nel Lazio tutti i cittadini di età compresa tra i 50 e i 74 anni sono invitati a sottoporsi al test del sangue occulto fecale.
3. Screening per il Cancro del collo dell'utero

Il cancro del collo dell'utero è strettamente correlato all'infezione da HPV. Gli screening per il cancro del collo dell'utero includono il Pap test (test di Papanicolaou) e il test HPV. Le donne tra i 25 ed i 64 anni vengono attivamente invitate a sottoporsi allo screening.


Modalità di accesso ai programmi di screening oncologico

Le modalità di accesso ai programmi di screening oncologico possono variare notevolmente da Paese a Paese e all'interno di ciascun Paese. Tuttavia, ci sono alcune modalità comuni:
1. Inviti e richiami

Molte nazioni inviano inviti e richiami per gli screening ai cittadini target, spesso attraverso il Sistema Sanitario Nazionale. Questi inviti possono essere inviati via posta, via mail o tramite altri mezzi di comunicazione. Nel Lazio i cittadini, se in fascia target, ricevono una lettera di invito a partecipare ai programmi di prevenzione oncologica per posta. Nel caso in cui per motivi disparati non ricevono l’invito (trasferimento, indirizzo errato ecc..) possono autonomamente prenotare il proprio esame di prevenzione oncologica accedendo al portale di prenotazione online degli screening della Regione Lazio.
2. Farmacie e centri sanitari locali

Relativamente allo screening del colon retto, nel Lazio le farmacie aderenti all’iniziativa offrono gratuitamente al cittadino in fascia target avente diritto il kit per la raccolta delle feci, le spiegazioni sulle finalità e le modalità dell’esame. Questo può facilitare l'accesso per coloro che vivono in aree remote o che hanno difficoltà a raggiungere strutture sanitarie di erogazione degli esami di primo livello della ASL di competenza.
3. Campagne di sensibilizzazione e risorse online

Le campagne di sensibilizzazione e le risorse online svolgono un ruolo importante nel promuovere la consapevolezza e l'accesso agli screening oncologici. Siti web governativi, organizzazioni non profit e gruppi di sensibilizzazione possono fornire informazioni sulle opzioni di screening disponibili e sulle modalità per accedervi. Marzo, in particolare è il mese dedicato alla prevenzione del cancro del colon retto.


Conclusioni

Gli screening oncologici sono fondamentali per la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro. Tuttavia, l'efficacia di tali programmi dipende non solo dalla disponibilità di servizi di screening, ma anche dall'accessibilità e dalla partecipazione della popolazione target. È importante che i programmi di screening siano accessibili, equi e supportati da sforzi di sensibilizzazione ed educazione per garantire che il maggior numero possibile di individui possa beneficiarne.


Dott.ssa Alessandra Sinopoli, Dirigente medico UOSD Coordinamento Programmi di Screening, Dipartimento di Prevenzione ASL Roma 1

Per la corrispondenza: alessandra.sinopoli@aslroma1.it