Anno Accademico 2024-2025

Vol. 69, n° 1, Gennaio - Marzo 2025

Simposio: L'assistenza integrata al paziente ematologico fragile nella ASL Roma 1

14 gennaio 2025

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Assistenza ematologica integrata: esperienza della Ematologia nella ASL Roma 1

A. Rago

La UOSD Ematologia della ASL Roma 1 è articolata su più presidi ospedalieri e territoriali rappresentati dagli ospedali San Filippo Neri e Santo Spirito, un Presidio Territoriale di Prossimità che è il Nuovo Regina Margherita e due presidi territoriali a Via Lampedusa e a Via Boccea.

La principale missione della Ematologia della ASL Roma 1 è quella di prendere in carico i pazienti afferenti con patologie ematologiche ed in particolare onco-ematologiche, prevalentemente rappresentati dalla popolazione residente nella nostra ASL, offrendo i seguenti servizi:

  Ambulatorio di prime visite presso gli ospedali San Filippo Neri e Santo Spirito e i presidi Nuovo Regina Margherita, Lampedusa, Boccea;
  Ambulatorio di controllo e follow-up dei pazienti presi in carico presso gli ospedali e i presidi menzionati;
 percorso diagnostico completo, tramite PAC e/o DH e presa in carico per tutte le patologie ematologiche neoplastiche e non neoplastiche, ad eccezione di pazienti con leucemie acute destinati a trattamento intensivo e pazienti candidati ad autotrapianto, per i quali è in atto una collaborazione con il Sant’Andrea;
somministrazione e monitoraggio di terapie orali, farmaci biologici, terapie trasfusionali, terapie di supporto e chemio-immunoterapie e presso il Nuovo Regina Margherita e il Santo Spirito sia attraverso PAC che in DH, mentre per il San Filippo Neri è prevista attualmente solo la somministrazione tramite PAC;
 consulenze per i vari reparti dei due presidi ospedalieri, per la Casa Circondariale Regina Coeli, per l’ospedale Cristo Re, l’ospedale San Carlo di Nancy e per la Presidenza del Consiglio;
 Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata limitato ad i distretti I, XIII e XIV della ASL Roma 1;
 Servizio di reperibilità Ematologica diurna festiva e prefestiva nel Polo Santo Spirito, dal primo aprile 2024 solo per il Santo Spirito in accordo a quanto disposto nel nuovo contratto collettivo nazionale;
 protocolli sperimentali.

In accordo con il Piano di Programmazione dell’assistenza territoriale della Regione Lazio per gli anni 2024-26 ed in coerenza con il Piano Nazionale di Cronicità ed alla luce delle indicazioni del DM 77/2022, gli scopi di questo PDTA sono:

  armonizzare il comportamento di tutti i professionisti coinvolti nel processo di diagnosi e cura dei pazienti affetti da Malattia Ematologica (ME), secondo percorsi condivisi e validati;
 garantire ai pazienti adeguata cura e assistenza, in accordo con le più recenti acquisizioni scientifiche in ambito diagnostico, clinico e terapeutico;
 migliorare il coordinamento delle strutture coinvolte, per un approccio multidisciplinare coerente, garantendo un processo diagnostico rapido ed efficace e assicurando la continuità assistenziale;
 ottimizzare e monitorare la qualità delle cure prestate attraverso l'identificazione di indicatori di processo e di esito;
 raccogliere sistematicamente i dati relativi alla popolazione: diagnosticata e trattata, a fini epidemiologici, statistici, scientifici.

Negli ultimi anni, la crescente disponibilità di nuove terapie ha esteso le indicazioni al trattamento e migliorato la prognosi dei pazienti, aumentando le guarigioni, la cronicizzazione di determinate malattie e la sopravvivenza.

Oggi, la popolazione degli outpatient ematologici si caratterizza per:

 numerosità crescente per incremento della prevalenza;
 gestione clinica a lungo termine per cronicizzazione della malattia e delle terapie;
 prevalente gestione in ambito extraospedaliero.

Questa popolazione vive a lungo, ma è composta da soggetti malati che alimentano nuove esigenze assistenziali che riguardano i pazienti e gli operatori sanitari. L’impatto sulla organizzazione e sulle risorse sanitarie implica parallelamente nuovi modelli di organizzazione e programmazione che riguardano anche le istituzioni e amministrazioni sanitarie.

Il Ministero della Salute definisce le cure domiciliari (CD) percorsi assistenziali nel proprio domicilio che si integrano con le prestazioni di assistenza sociale e di supporto alla famiglia generalmente erogate dal Comune di residenza della persona. È un servizio compreso nei Livelli Essenziali d’Assistenza (LEA) in grado di garantire un’adeguata continuità di risposta sul territorio ai bisogni di salute, anche complessi, delle persone non autosufficienti, spesso anziane, e dei disabili.

Le CD rappresentano quindi un mezzo per garantire la continuità assistenziale socio-sanitaria, proseguendo le cure necessarie presso il domicilio del paziente.

Gli scopi principali delle CD sono i seguenti:

- migliorare la qualità di vita della persona malata;
- evitare una sua eventuale inappropriata ospedalizzazione;
- ridurre le severe complicanze da infezioni nosocomiali;
- favorire l’esecuzione di prestazioni a domicilio per persone malate non autosufficienti;
- ottimizzare le risorse del SSR.

Per i pazienti ematologici, le CD rappresentano una modalità di cura essenziale per migliorare la qualità di vita loro e dei loro familiari, oltre ai vantaggi per le strutture ospedaliere che possono vedere ridotti notevolmente gli accessi non appropriati ai Pronto Soccorso ed i ricoveri nei reparti di Ematologia. Ciò è stato ampiamente dimostrato negli anni passati dalle esperienze di CD della maggior parte dei Centri Ematologici italiani, oltre che dalle numerose pubblicazioni uscite al riguardo. L’associazione di volontariato (ADV) AIL Roma “Vanessa Verdecchia” OdV – sez. di Roma dell’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mielomi (AIL), da più di 30 anni ha sostenuto e sostiene il programma di assistenza domiciliare specialistica ematologica per pazienti afferenti a diverse UOC di Ematologia romane.

La UOSD Ematologia della ASL Roma 1 è articolata su più presidi ospedalieri e territoriali rappresentati dagli Ospedali San Filippo Neri e Santo Spirito, un presidio territoriale di prossimità che è il Nuovo Regina Margherita e due presidi territoriali a Largo Rovani ed a Monte Spaccato. 

Nella ASL Roma 1 è attivo dal 2021 un progetto di collaborazione tra UOSD Ematologia, CAD-ADI e Cure Palliative di Base che offre la possibilità di valutare ed eventualmente trattare patologie ematologiche in ambiente domiciliare. I pazienti in carico ai servizi CAD-ADI per cui siano necessarie competenze ematologiche possono essere segnalati per la presa in carico in una rete di continuità assistenziale. Allo stesso modo possono essere segnalati i pazienti inizialmente in carico ai servizi di Ematologia candidabili al trattamento domiciliare.

Riunioni periodiche online permettono di garantire un adeguato follow-up dei pazienti presi in carico e fornire consulenze ematologiche per il miglioramento della gestione del paziente. Peraltro, esiste una collaborazione con la Unità di Cure Palliative Domiciliari della UOC di Ematologica dell’A.O.U. Policlinico Umberto I per un confronto sulla gestione a domicilio di pazienti ematologici afferenti a quest’ultimo centro residenti nella ASL Roma 1. Questo modello di assistenza territoriale (CAD, Hospice domiciliare, ecc.) che, pur con grande impegno di tutti gli operatori, ha mostrato limiti notevoli nel poter prendere in carico pazienti così complessi e particolari come quelli ematologici. Il risultato è che vengono osservati quotidianamente accessi al Pronto Soccorso di pazienti domiciliari e pazienti terminali che vanno ad occupare letti di degenza che dovrebbero essere riservati a trattamenti acuti per mancanza di assistenza idonea a domicilio.

Nella convinzione della necessità di una gestione diretta da parte dell’ematologo per alcune tipologie di pazienti, da alcuni mesi abbiamo cominciato ad effettuare visite domiciliari per garantire una maggiore continuità assistenziale ai nostri pazienti. Per i pazienti ematologici, le CD rappresentano una modalità di cura essenziale per migliorare la qualità di vita loro e dei loro familiari, oltre ai vantaggi per le strutture ospedaliere che possono vedere ridotti notevolmente gli accessi non appropriati di Pronto Soccorso ed i ricoveri nei reparti di Ematologia. Ciò è stato ampiamente dimostrato negli anni passati dalle esperienze di CD della maggior parte dei Centri Ematologici italiani, oltre che dalle numerose pubblicazioni.

Obiettivo principale

Garantire ai pazienti ematologici afferenti per residenza al territorio della ASL Roma 1, prestazioni a domicilio idonee all’assistenza e al trattamento di patologie ematologiche neoplastiche e non neoplastiche.

Obiettivi secondari
 •  Ridurre gli accessi inappropriati in pronto soccorso
 •  Ridurre i ricoveri ospedalieri non necessari
 • Ottimizzare i processi di telemedicina assicurando la possibilità di televisite, teleconsulti, telerefertazione e telemonitoraggio.

Dott.ssa Angela Rago, Responsabile f.f. UOSD Ematologia ASL Roma 1

Per la corrispondenza: angela.rago@aslroma1.it