Anno Accademico 2018-2019
Vol. 63, n° 4, Ottobre - Dicembre 2019
Simposio: Nutrizione e invecchiamento: cosa c’è di nuovo?
04 giugno 2019
Simposio: Nutrizione e invecchiamento: cosa c’è di nuovo?
04 giugno 2019
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Un’alimentazione corretta è alla base del nostro benessere psico-fisico ed esplica effetti positivi di controllo e cura di patologie cardiovascolari, cerebrovascolari e neoplastiche1, 2. Tra i modelli più studiati citiamo la restrizione calorica (RC), caratterizzata da una riduzione del 30-40% rispetto all’assunzione specie-specifica considerata “normale”, efficace nel ridurre o rallentare l’insorgenza di patologie età-correlate con un prolungamento significativo della durata della vita3. Diversi i meccanismi modulati dalla RC4: favorisce l’espressione di geni coinvolti nella riparazione cellulare, nel turnover e nella sintesi proteica; favorisce la resistenza allo stress; promuove una down-regolazione di geni implicati nei meccanismi di stress ossidativo ed infiammazione; attraverso la via delle Sirtuine, una famiglia di enzimi deacetilasici NAD-dipendenti, controlla processi cellulari critici come l’apoptosi e il metabolismo con un’azione protettiva nei confronti della funzione endoteliale5. Tuttavia la RC appare difficile da attuare nell’uomo. È interessante notare come le Aree geografiche con un’alta prevalenza di soggetti longevi siano caratterizzate anche dall’adozione di specifiche abitudini alimentari.
La dieta Mediterranea (DM), particolarmente ricca in fitochimici in grado di mimare gli effetti della RC6, è in grado di indurre effetti benefici sulla salute modulando le medesime vie metaboliche (controllo dello stress ossidativo e dell’infiammazione, attivazione della via delle Sirtuine) attivate dalla RC7. Tra gli elementi distintivi di questo regime dietetico troviamo l’olio di oliva che è particolarmente ricco di acidi grassi monoinsaturi (MUFA) come l’acido oleico, un componente essenziale delle membrane biologiche. Altri componenti dell’olio di oliva sono l’alfa-tocoferolo, i composti fenolici e il coenzima Q, dagli effetti antiossidanti; l’oleocanthal, che esplica effetti anti-infiammatori8. I flavonoidi, presenti nell’uva rossa, proteggono le cellule dai radicali liberi, riducono il colesterolo e la pressione sanguigna, inibiscono l’adesione piastrinica e migliorano l’irrorazione sanguigna. La DM sembra in grado di modulare l’espressione genica attraverso la regolazione di meccanismi epigenetici come la metilazione del DNA, la modificazione degli istoni e la regolazione dei micro-RNA9. A tal proposito, uno studio recente ha dimostrato come la DM possa modulare gli effetti di un particolare polimorfismo associato, in omozigosi, ad un maggior rischio di eventi cerebrovascolari, neutralizzando il rischio genetico di ictus cerebri10.
In Giappone il modello dietetico di Okinawa, caratterizzato da un’abbondante quota di frutta e vegetali e, quindi, ricca in fitochimici dalle proprietà anti-ossidanti ed anti-infiammatorie, sembra essere fortemente connesso con la longevità. In questo modello, il thé verde svolge un ruolo simile a quello dell’olio di oliva nella dieta Mediterranea.
BIBLIOGRAFIA